Fonte: Redazione InSic del 3 settembre 2021
Durante il Consiglio dei Ministri del 2 settembre 2021 è stato approvato il DECRETO INCENDI (boschivi),un decreto-legge che introduce disposizioni per il contrasto degli incendi boschivi e altre misure urgenti di protezione civile.
Decreto Incendi: la Protezione civile ed il Piano Nazionale da allestire
Il decreto affida al Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri il compito di stilare, con cadenza triennale, il Piano Nazionale per il rafforzamento delle risorse umane, tecnologiche, aeree e terrestri necessarie per una più adeguata prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, documento che andrà ad integrare la consueta pianificazione regionale.
I compiti della Protezione civile per il rischio incendio boschivo
Il Dipartimento della protezione civile dovrà individuare e valutare strumenti innovativi, quali:
- tecnologie, anche satellitari, idonee all’integrazione dei sistemi previsionali, di sorveglianza, monitoraggio e rilevamento dell’ambiente;
- mezzi aerei ad ala fissa, rotante o a pilotaggio remoto;
- mezzi terrestri;
- formazione.
Per farlo si avvarrà di un Comitato tecnico, costituito con Decreto del Capo del Dipartimento, del quale fanno parte qualificati rappresentanti dei Ministeri interessati, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, del Comando Carabinieri per la Tutela Forestale, delle Regioni e Province Autonome di Trento e di Bolzano e dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia.
Lotta agli incendi boschivi: risorse dal Ministero Interno e Difesa
In base al Decreto Incendi, il Ministero dell’Interno e il Ministero della Difesa, sono autorizzati – già nel 2021 – all’acquisizione di mezzi aerei, mezzi terrestri, attrezzature e strumentazioni utili alla lotta attiva agli incendi boschivi anche già nell’anno in corso, con risorse aggiuntive a cui si affiancano le risorse disponibili nel PNRR nell’ambito della transizione ecologica.
Le altre risorse per la lotta agli incendi boschivi
Nell’ambito della Strategia per lo sviluppo delle aree interne, vengono stanziati 100 milioni nel triennio 2021-2023 in favore degli enti territoriali impegnati nella lotta attiva agli incendi boschivi. Tali stanziamenti consentiranno di dare concreta attuazione a quanto previsto dai Piani antincendio boschivi approvati dalle Regioni, in particolare: contrastare l’abbandono di attività di cura del bosco, prevedere postazioni di atterraggio dei mezzi di soccorso, realizzare infrastrutture (ad esempio vasche di rifornimento idrico utili ad accelerare gli interventi di spegnimento degli incendi), predisporre vie di accesso e tracciati spartifuoco e manutenere le aree periurbane.
Le Sanzioni del Decreto Incendi
Il Decreto Incendi inasprisce le sanzioni – sia amministrative che penali, in particolare per l’ipotesi in cui ad appiccare il fuoco sia chi avrebbe invece il compito di tutelare il territorio (viene, al riguardo, introdotta una specifica aggravante) – e mira a colpire gli interessi degli autori degli illeciti, ad incentivare la collaborazione con le indagini e a favorire condotte volte alla riparazione del danno causato.
Una condanna per incendio doloso non inferiore a due anni comporta, inoltre, per il dipendente pubblico l’estinzione del rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione e l’interdizione dalla possibilità di prestare servizi nell’ambito della lotta contro gli incendi.
Come già avviene per il ravvedimento operoso previsto per i reati ambientali, si introduce un’attenuante per chi, prima dell’inizio del processo, provveda alla messa in sicurezza e, ove possibile, al ripristino dei luoghi, salvo che a provocare l’incendio doloso sia chi prestava servizio nell’ambito della prevenzione e della lotta attiva contro gli incendi.
Per approfondire sugli incendi boschivi ed i risvolti penali
Cos’è il reato di incendio boschivo e quali sono le sue conseguenze?
Cosa si intende per incendio boschivo
Per incendio boschivo si intende “un fuoco con suscettibilità a espandersi su aree boscate, cespugliate o arborate, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate poste all’interno delle predette aree, oppure su terreni coltivi o incolti e pascoli limitrofi a dette aree”
Cos’è il reato di incendio boschivo
il reato di incendio boschivo è stato introdotto all’art. 423-bis c.p. tramite il decreto legge n. 220 dell’8 agosto 2000 – convertito e modificato nella legge n. 275 del 6 ottobre 2000 – per poi essere ripresentata -ed approvata- nella sua forma originale dalla “Legge quadro in materia di incendi boschivi” (l. n. 353 del 21 novembre 2000).
Come difendersi dagli incendi boschivi
Un’analisi puntuale dei segni, con metodi di indagine appropriati, è fondamentale per impostare una attività di difesa, su scala geografica locale, che miri alla possibile rimozione delle cause e non soltanto alla riduzione degli effetti, come tuttora avviene.
Agli incendi boschivi occorre intervenire con accurati meccanismi difensivi, preordinati e organizzati in funzione dell’orografica del terreno ed in funzione di tutte le condizioni al contorno che sussistono sul territorio; tale impostazione appare inevitabilmente anche in vista del numero crescente di incendi boschivi come sta avvenendo in Sardegna in questi giorni.